
San Salvatore in Chora.
Nessuno immaginerebbe che in questa piccola e quasi anonima chiesetta c’è
una delle più preziose raccolte di mosaici al mondo. Sembra già intorno al 413 d.c. esistesse in questo luogo una prima chiesa. Ma i mosaici sono per lo più databili alla seconda metà del XIV secolo. Sono importanti per la completezza delle scene e dei cicli, la bellezza artistica e il realismo umanistico delle scene. Queste raffigurano la genealogia di Gesu', scene della Bibbia e del Vangelo, la vita di Cristo e di Maria. Anche quando la città fu conquistata dai Turchi solo poche immagini vennero coperte con pannelli di legno visto che la Vergine e Cristo sono venerati anche dall’Islam . Ma la chiesa venne trasformata in una moschea.
Nessuno immaginerebbe che in questa piccola e quasi anonima chiesetta c’è

Teodoro Metochita (1269-1332) nominato primo ministro e gran logoteta (ossia controllore generale del tesoro) uso' tutte le sue risorse e la sua influenza per abbellire San Salvatore in Chora ed è nominato in alcune iscrizioni. Chora significa terra e la chiesa è dedicata alla terra o dimora dei viventi o di ciò che non può
essere contenuto (Dio). Il mosaico in quest'epoca d’oro ha la sua collocazione sulle pareti. È una tecnica difficile.
Prima del Cristianesimo i mosaici decoravano i pavimenti fino al divieto dell’imperatore Teodosio II di rappresentare simboli sacri a terra. Il materiale usato fu in gran parte il vetro che sostituì il marmo e la pietra. Delle innumerevoli rappresentazioni voglio ricordare quelle che riguardano la storia della Madonna con : l’annunciazione a sant'Anna , la nascita della vergine col bagno della neonata, i suoi primi sette passi, la sua presentazione al tempio, Maria che riceve un gomitolo color porpora (colore considerato regale) per tessere un velo per il tempio, Maria affidata a Giuseppe e l’Annunciazione. I colori vi lascio immaginare sono mozzafiato. 
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