Monday, July 7, 2008

La Casa Dei Dervisci

Col termine dervisci (in persiano e arabo ﺩﺭﻭﻳﺶ, darwīsh, lett. "povero", la cui etimologia resta sostanzialmente sconosciuta) si indicano i discepoli di alcune confraternite islamiche ( turuq ) che, per il loro difficile cammino di ascesi e di salvazione, sono chiamati a distaccarsi nell'animo dalle passioni mondane e, di conseguenza, dai beni e dalle lusinghe del mondo. Si tratta di un termine afferente a molte generiche confraternite islamiche sufi, anche se tendenzialmente ci si riferisce alla ṭarīqa della Mawlawiyya/Mevleviyè. I dervisci sono asceti che vivono in mistica povertà, simili ai frati mendicanti cristiani.
Darwīsh in lingua farsi significa letteralmente "cercatore di porte". In campo mistico il termine, più ancora che "mendicante" ha acquistato il significato di colui che cerca il passaggio, la soglia, l'entrata che porta da questo mondo materiale ad un paradisiaco mondo celestiale. Il termine generalmente si riferisce a un asceta mendicante oppure ad un temperamento ascetico di colui che è indifferente alle cose materiali.
Jalal al-Din Rumi - Non Ti Ho Detto
"Non ti ho detto di non sfuggire a me

Mi troverai come una sorgente
Ovunque vai in quel miraggio
Persino se mi abbondoni
Con rabbia per centomila anni
Alla fine ritornerai
Visto che sono la tua casa finale"

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